
Parrocchia Beata Vergine Addolorata

PAROLA DI VITA DI DICEMBRE
«Siate sempre lieti, pregate ininterrottamente, in ogni cosa rendete grazie: questa, infatti, è la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi» (1Ts 5,16-18)
Paolo scrive ai Tessalonicesi quando erano ancora vivi molti dei contemporanei di Gesù che lo avevano visto e ascoltato, testimoni della tragedia della sua morte e dello stupore della sua risurrezione e poi della sua ascensione. Riconoscevano l’orma lasciata da Gesù e si aspettavano il suo imminente ritorno. Paolo amava la comunità di Tessalonica, esemplare per la vita, la testimonianza e i frutti e scrive loro questa lettera, scongiurandoli che venga letta a tutti (5,27). In essa annota delle raccomandazioni per mantenersi «imitatori nostri e del Signore» (1,6) e che riassume così: «Siate sempre lieti, pregate ininterrottamente, in ogni cosa rendete grazie: questa, infatti, è la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi». Il filo conduttore di queste pressanti esortazioni non è solo il che cosa Dio si aspetta da noi, ma il quando: ininterrottamente, sempre, costantemente. Si può, però, comandare la gioia? Che la vita ci assalga con problemi e preoccupazioni, con sofferenze e angosce, che la realtà sociale si mostri arida e inospitale è esperienza di tutti. Eppure per Paolo c’è una ragione che potrebbe rendere possibile sempre “quella letizia” a cui allude. Egli parla ai cristiani e raccomanda loro di prendere la vita cristiana sul serio perché Gesù possa vivere in loro con quella pienezza promessa dopo la sua risurrezione. A volte possiamo farne l’esperienza: Egli vive in chi ama e chiunque può addentrarsi nella via dell’amore con il distacco da sé, l’amore gratuito verso gli altri, accogliendo il sostegno degli amici, mantenendo viva la fiducia che «l’amore vince tutto».
Dialogare tra fedeli di differenti religioni e persone di diverse convinzioni, porta a comprendere ancor più in profondità che pregare è un’azione profondamente umana; la preghiera costruisce la persona, la eleva. E come pregare ininterrottamente? «…non basta – scrive il teologo ortodosso Evdokimov – avere la preghiera, delle regole, delle abitudini; occorre diventare preghiera, essere preghiera incarnata, fare della propria vita una liturgia, pregare con le cose più quotidiane». E Chiara Lubich sottolinea che «si può amare (Dio) come figli, col cuore riempito dallo Spirito Santo di amore e di confidenza nel proprio Padre: quella confidenza che porta a parlare spesso con Lui, a dirgli tutte le nostre cose, i nostri propositi, i nostri progetti». C’è poi un modo accessibile a tutti per pregare sempre: fermarsi davanti ad ogni azione e mettere a fuoco l’intenzione con un “Per Te”. È una pratica semplice che trasforma dal di dentro le nostre attività e la nostra intera vita in una preghiera costante.
In ogni cosa rendete grazie. È l’atteggiamento che sgorga libero e sincero dall’amore riconoscente verso Colui che, silenziosamente, sostiene e accompagna i singoli, i popoli, la storia, il cosmo. Con la gratitudine verso gli altri che camminano con noi e che ci rende consapevoli di non essere autosufficienti. Gioire, pregare e rendere grazie, tre azioni che ci avvicinano ad essere come Dio ci vede e ci vuole e che arricchiscono la nostra relazione con Lui. Nella fiducia che «il Dio della pace ci santifichi interamente». Ci prepareremo così a vivere più profondamente la gioia del Natale per fare migliore il mondo, per diventare tessitori di pace dentro noi stessi, nelle case, nei luoghi di lavoro, in mezzo alle piazze. Niente oggi è più necessario e urgente.
In Avvento, la diocesi in preghiera per la pace
“Non basta indignarci e nemmeno commuoverci. Dobbiamo immaginare come noi possiamo essere generatori di processi di giustizia e di pace”
I tempi bui di guerra ci portano a riscoprire la vocazione evangelica di essere costruttori della pace, il primo dono del Cristo Risorto ai suoi discepoli.
Quella pace annunciata ai pastori dagli angeli nel momento in cui proclamavano l’incarnazione del Figlio di Dio.
Una pace che se è dono di Dio, diventa vocazione di ogni discepolo di Cristo.
Tutte le parrocchie sono chiamate a promuovere incontri di riflessione e preghiera per la pace.
Il Vescovo ha preparato alcuni testi che possono essere di supporto. Di fatto il Vescovo terrà alcune catechesi, sempre collocate in celebrazioni e in contesti di preghiera, in luoghi diversi della diocesi.
Domenica 3 dicembre, alle ore 18, nella cattedrale di San Giusto: vespri e catechesi
Venerdì 8 dicembre, alle ore 18, a Santa Maria del Carmelo (Gretta): vespri e catechesi
Lunedì 11 dicembre, alle ore 20, nel Duomo di Muggia: vespri e catechesi
Domenica 17 dicembre, alle ore 17.30, alla Beata Vergine delle Grazie: vespri e Catechesi
Dopo la partecipazione massiccia di tanta gente al silenzio con cui – il 5 novembre, sul Molo Audace – si chiedeva la liberazione di tutti i prigionieri, la fine della violenza delle armi e la cura per la popolazione civile e le sue sofferenze, occorre riprendere il tema della pace, della giustizia, della non-violenza e pure degli impegnativi cammini di ricostruzione del futuro. Da qui l’esigenza di continuare a riflettere e a pregare. “Non basta indignarci e nemmeno commuoverci. Dobbiamo immaginare come noi possiamo essere generatori di processi di giustizia e di pace”, così afferma il Vescovo Trevisi.

Avvento e Natale 2023
Con la prima domenica di Avvento la Chiesa, pellegrina nel tempo, intraprende il cammino di un nuovo anno liturgico, durante il quale, a partire dalla novità generativa della Pasqua, fa memoria dell’opera della salvezza di Cristo.
La prima tappa di questo itinerario della celebrazione annuale del Mistero di Cristo è connotata dalla nostalgia. Questa tensione spirituale non è alimentata da un vacuo sentimentalismo. Essa, piuttosto, nasce dal desiderio di Dio, presente nel cuore di ogni uomo e di ogni donna, e dalla speranza del ritorno del Signore glorioso.
Se l’Avvento è il tempo dell’attesa piena di speranza, il Natale è quello dello stupore, della gioia e della gratitudine, perché il nostro Redentore, entrando nella frammentarietà della storia e assumendo la debolezza della carne, ha aperto il tempo all’eternità e ha innalzato la natura umana alla dignità divina.
Il sussidio che vi consegniamo, frutto della collaborazione di diversi uffici della Segreteria Generale della Conferenza Episcopale Italiana, desidera essere uno strumento utile per le nostre comunità cristiane, affinché gustino la spiritualità dell’Avvento e del Natale, si lascino trasformare dalla liturgia e crescano nell’arte del celebrare.
In questo frangente della storia, in cui l’odio sembra più forte dell’amore, ci impegniamo a vivere l’Avvento e il Natale chiedendo a Cristo Gesù, Principe della pace, di spezzare i vincoli di morte dei tanti fronti bellici attualmente aperti, perché nel mondo intero si realizzi quella convivenza – pacifica e riconciliata – che Isaia profetizza:
«Il lupo dimorerà insieme con l'agnello;
il leopardo si sdraierà accanto al capretto;
il vitello e il leoncello pascoleranno insieme e un piccolo fanciullo li guiderà.
La mucca e l’orsa pascoleranno insieme;
i loro piccoli si sdraieranno insieme.
Il leone si ciberà di paglia, come il bue.
Il lattante si trastullerà sulla buca della vipera;
il bambino metterà la mano nel covo del serpente velenoso»
(Is 11,6-8)
Giuseppe Baturi
Segretario Generale della CEI
Per scaricare la Guida al Tempo di Avvento: https://liturgico.chiesacattolica.it/wp-content/uploads/sites/8/2023/11/14/Guida-al-Tempo-di-Avvento.pdf
Per scaricare il Sussidio alla Prima Domenica di Avvento: https://liturgico.chiesacattolica.it/wp-content/uploads/sites/8/2023/11/23/A-Prima-Domenica-di-Avvento-2023-2024.pdf
Fonte: liturgico.chiesacattolica.it/sussidi-avvento-natale-2023/

Notizie

Avvento di carità
un momento di riflessione spirituale
11 dicembre 2023
Lunedì 11 dicembre dalle 17.30 al Seminario Vescovile, in via Besenghi 16, nell'ambito del Laboratorio del Buon Samaritano si svolgerà un momento di riflessione spirituale con don Mario Vatta, alla presenza del Vescovo di Trieste Mons. Enrico Trevisi e del direttore della Caritas di Trieste Padre Giovanni La Manna.
A seguire sarà celebrata la Santa Messa.
Fonte: caritastrieste.org

Gli scout di Valmaura vi aspettano
Per informazioni:
Mattia 328 2297519
Gabriele 348 8999557
Paolo 349 3671578
Vieni a vivere l'avventura con noi!

50ª Settimana Sociale dei Cattolici in Italia
“Al cuore della democrazia”
Trieste, 3-7 luglio 2024
A Trieste, tra un anno la Settimana sociale dei Cattolici in Italia. Con il desiderio che sia un anno in cui sperimentiamo la partecipazione, ci alleiamo nel contribuire, ci rafforziamo nella corresponsabilità. A Trieste. Perché Trieste è ponte verso l'oriente e verso il nord Europa. Perché Trieste è confine che segna l'incontro tra popoli e religioni. Perché Trieste è periferia che spalanca al futuro di speranza per tanti profughi. Perché Trieste è città della scienza con la quale interagire per un umanesimo nuovo. Perché Trieste ha una storia di ferite che possono diventare laboratorio di pace e di giustizia. Perché Trieste è una bella Città.
Don Enrico Trevisi

Commercio Equo e Solidale
Appuntamenti 2023-2024
Ecco il calendario dei banchetti presso la nostra parrocchia fino al mese di giugno 2024.
Ci troverete con i nostri prodotti più noti in concomitanza delle messe.
Le date potranno subire delle modifiche in base alle necessità della parrocchia.
13-14 Gennaio 2024
24-25 Febbraio 2024
16-17 Marzo 2024
20-21 Aprile 2024
25-26 Maggio 2024
22-23 Giugno 2024
Potete seguirci e rimanere aggiornati sulla nostra Pagina.
Dove siamo
Piazzale di Valmaura, 7
34148 Trieste (TS)
Telefono (+39) 040 812217
Fax (+39) 040 8330869
